Intervista radiofonica a Stefano Calabrese – “Diffusione fiaba” (Radio Cavolo) (26 gennaio 2024)
Questa puntata di “Diffusione Fiaba” è dedicata a “Le Fiabe di Giambattista Basile”. Elena Asciutti ha incontrato e conversato con Stefano Calabrese, che ha fatto un’introduzione su Basile e ha messo in luce l’importanza de Lu Cunto dei Cunti per la fabulistica in Europa, e con le cantastorie Alice Salvoldi e Valentina Zocca. Ascolta la puntata.
Intervista televisiva – È tutta cultura # 21, Telereggio (21 gennaio 2024)
Stefano Calabrese e Valentina Conti, ricercatrice in Narratologia presso l’Università di Modena e Reggio Emilia, illustrano l’Archivio digitale del disegno infantile, che è stato inaugurato il 20 novembre 2023. Un progetto molto importante perché negli scarabocchi di bambini anche solo di 2-3 anni c’è già una storia e il modo di rappresentarla, non essendo ancora totalmente determinato dalla cultura circostante, attinge ad archetipi che si rifanno agli albori della storia umana. “È tutta cultura” è una rubrica settimanale di approfondimento che va in onda su Telereggio tutte le domeniche sera dallo Studio “Alimentari Cult.”, situato al secondo piano di Spazio Gerra. A condurre Stefania Carretti e Lorenzo Immovilli che ospitano esponenti e operatori del mondo della cultura e dell’arte reggiana. Regia di Simone Giandomenico.
Intervista radiofonica a Stefano Calabrese – “La Lingua Batte” (Rai Radio3) (07 gennaio 2024)
Nella puntata di “La Lingua Batte” (Rai Radio3) del 7 gennaio del 2024, Cristina Faloci dialoga con Stefano Calabrese, del suo progetto sull’Archivio Digitale del Disegno Infantile. Ascolta la puntata.
Conferenza Il potere curativo delle narrazioni: le storie verbali (Prof. Stefano Calabrese) – Spazio Gerra (29 settembre 2023)
Durante la conferenza sono stati analizzati le caratteristiche delle memorie traumatiche e il modo in cui esse vengono integrate all’interno delle altre memorie autobiografiche. La cornice teorica di riferimento è il modello teorico cognitivo del disordine post-traumatico (PTSD): le ricerche in questo campo hanno dimostrato infatti che l’emergere di disturbi/sintomi psicologici dopo un evento traumatico dipende dalla capacità dell’individuo di assimilare l’accaduto e integrarlo con le informazioni già presenti in memoria o con gli schemi cognitivi già formati riguardanti il mondo e se stessi. In particolare, sono stati mostrati come il processamento e la codifica durante e dopo il trauma siano di tipo bottom-up: le informazioni risultano scarse, frammentarie e dominate da impressioni sensoriali, mentre i ricordi che si integrano negli schemi già esistenti hanno una codifica di tipo concettuale, ovvero top-down. A partire dal 2005 circa, le narrazioni del trauma sono diventate peraltro l’elemento privilegiato per studiare la memoria e le sue modalità di immagazzinamento. È inoltre stata prevista un’attività laboratoriale, in relazione alla parte teorica.
Intervista a Stefano Calabrese – Learning MORE 2022 (16 ottobre 2022)
Learning MORE è il primo festival internazionale svolto in Italia dedicato alla formazione e all’apprendimento. Nel 2022 Stefano Calabrese ha partecipato con un intervento dal titolo Neuronarrazioni: narratologia, benessere cognitivo, apprendimento, volto a mostrare come le narrazioni siano una costante non solo nella storia umana, ma contaminino anche di tutti quegli ambiti considerati “a-narrativi”: politica, marketing, medicina, pubblicità.
Intervista a Stefano Calabrese – CartaCarbone Festival (14 ottobre 2022)
CartaCarbone è il primo Festival letterario che dal 2014 si svolge a Treviso. Nel 2022 Stefano Calabrese ha partecipato con un intervento dal titolo Gli abracadabra del racconto: la narrazione come viaggio adattivo, in cui ha spiegato cos’è il mind reading e il ruolo della cognizione tra teorie della mente, simulazioni e pratiche narrative.
La suspense un cocktail neurochimico (22 aprile 2020)
Che cos’è la suspense? Un’emozione, uno stato mentale che deriva dall’attesa circa l’esito di un’azione. Si ha suspense quando un determinato esito è possibile ma non è certo che si realizzi. Oppure quando un dato esito è noto ma non si sa né come né quando. La suspense nasce propriamente come detective story alla metà dell’800. È però solo da qualche anno che la suspense ha trionfato diventando la banda larga della narratività contemporanea perché veicola tutto in un’unica autostrada narrativa. La ragione di questo successo l’hanno fornita le neuroscienze. Stefano Calabrese ci spiega perché con la suspense si mettono in movimento legioni di neurotrasmettitori in grado di indurre in noi un senso appagante di felicità.
Il video fa parte della raccolta “Lib(e)ri in una stanza” di Carocci editore: https://www.youtube.com/channel/UCOCejz1RjOwE8jX8E0biTcw/videos
Ibridare le culture (3 dicembre 2015)
Dove c’è ibridazione troviamo il confliggere di cose anche molto antitetiche, che vengono organizzate e rese più coese: un fascino da un punto di vista neuro-fisiologico straordinario. Ibridare le culture, le persone, gli incontri è la parola magica non solo del nostro modello culturale del futuro, ma anche della creatività.